Senza dubbio i danni arrecati dalla fauna selvatica alle colture agrarie, oltre a costituire una perdita economica per gli operatori del settore agricolo, sono fonte di malumori continui. Le amministrazioni, sempre più spesso, sono chiamate a conciliare la tutela faunistica e ambientale da un lato e gli interessi economici dall’altro, mediante politiche di gestione del territorio volte a ridurre l’impatto della fauna selvatica sugli agroecosistemi. Da questo si evince l’importanza che l’attività di prevenzione riveste nella gestione del cinghiale (causa del 90% dei danni alle colture) , dato ormai acquisito da tempo da parte delle squadre che cacciano questo selvatico.
L’ATC, tra le attività previste dalla normativa Regionale, determina ed eroga i contributi per interventi tesi alla prevenzione dei danni alle produzioni agricole arrecati dalla fauna selvatica.
Facendo rifermento alla rilevante consistenza dei danni alle colture agrarie provocati da selvaggina, ungulati in primis, negli ultimi anni, la prevenzione risulta uno strumento essenziale di protezione, quindi da migliorare ed estendere.
BANDO CHIUSO
L’ATC, in applicazione di specifica convezione stipulata con la Regione Toscana, ha approvato il bando per la prevenzione danni all’interno delle riserve naturali regionali.
BANDO CHIUSO
La Regione, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela di particolari specie selvatiche, per la tutela del patrimonio storico- artistico, per la tutela delle produzioni zoo- agro- forestali ed ittiche, provvede (136 ) al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivame nt e, viene praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’ISPRA
La Regione, in caso di ravvisata inefficacia degli interventi ecologici di cui al comma 2 bis, autorizza piani di abbattime n to con modalità di intervento compatibili con le diverse caratteristiche ambientali e faunistiche delle aree interessate. Tali piani sono attuati dalla Regione con il coinvolgime nto gestionale degli ATC e sotto il coordina m e n to del corpo di polizia provinciale. Per la realizzazione dei piani la Regione può avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi nei quali si attuano i piani di abbattim e nto, delle guardie forestali e del personale di vigilanza dei comuni, nonché delle guardie di cui all’articolo 51, purché i soggetti in questione siano in possesso di licenza di caccia
Per interventi di tutela della produzione agricola e zootecnica la Regione può affiancare al proprio personale anche soggetti che abbiano frequentato appositi corsi di preparazione organizzati dalla Regione stessa sulla base di program mi concordati con l’ISPRA. Tali corsi dovranno fornire una idonea preparazione circa l’ecologia e la gestione delle popolazioni animali selvatiche, la biologia delle specie selvatiche oggetto di controllo nonché sulle tecniche e le modalità con cui effettuare il controllo